Camerini di Alabastro

Mostre e progetti di disseminazione

Luogo: Ferrara

Periodo: 2004

Abstract:

Il rilievo 3D e lo studio per la riproduzione dei bassorilievi provenienti dal Museo dell’Ermitage che definivano i -Camerini di Alabastro- del Castello Estense.

Il progetto di ricerca riguarda il rilievo tridimensionale ad alta definizione delle caratteristiche morfologiche e dimensionali della collezione dei bassorilievi lapidei realizzati all’inizio del XVI secolo dallo scultore Antonio Lombardo come apparato decorativo del cosiddetto “Camerino dei Marmi di Alfonso I” o “Camerino di Alabastro” collocato nel Castello Estense di Ferrara. Le sculture rimasero nel loro luogo originario fino all’inizio del XVI secolo e attualmente sono conservate al Museo Hermitage di San Pietroburgo. Il progetto di ricerca ha avuto inizio nel marzo 2004, in occasione della mostra intitolata “Il Camerino di alabastro: Antonio Lombardo e la scultura all’antica”e allestita nel Castello Estense di Ferrara. Al termine dell’esposizione, nel giugno 2004, i bassorilievi sono ritornati a San Pietroburgo: la grande importanza storico-artistica dei bassorilievi e il breve periodo in cui sono rimasti a Ferrara hanno reso il rilievo 3D avanzato una metodologia necessaria per costruire una banca dati in cui raccogliere dati metrici, morfologici, geometrici e relativi alle caratteristiche della superficie dei manufatti. La scansione digitale 3D, infatti, è stata integrata con ulteriori indagini e analisi diagnostiche strumentali finalizzate alla comprensione degli elementi significativi delle superfici marmoree al fine di realizzare un sistema integrato di dati metrici e aspetti morfologici e organizzato come banca dati tridimensionale.

Per tutta la serie di apparati scultorei, ventinove bassorilievi in tutto, sono stati eseguiti rilievi ad alta definizione dei caratteri morfologico-dimensionali mediante la tecnologia di scansione tridimensionale. Le operazioni di rilievo tridimensionale, realizzate mediante laser scanner a triangolazione ottica Minolta Vivid VI-910 e laser scanner a tempo di volo Leica HDS 2500 e HDS 3000, sono state integrate con un accurato rilievo fotografico e con ulteriori metodologie analitiche, riguardanti ricerche storiche finalizzate alla comprensione degli elementi significativi dello stato conservativo delle lastre e analisi diagnostiche (dapprima dirette per identificare lavorazioni e trattamenti particolari, degradi, interventi passati di restauro e pulitura, ecc. e successivamente strumentali, quali analisi stratigrafiche, analisi mineralogiche, spettrofotometria e fluorescenza UV). Una volta completata la fase di archiviazione e registrazione di tutte le prese eseguite con il laser scanner ad alta definizione, sono state eseguite prove di restituzione solida tramite metodologia di prototipazione a polvere di gesso, materia prima di origine lapidea che consente di realizzare trattamenti superficiali di tonalizzazione sfruttando le tecniche impiegate per il restauro di questo materiale. La precisione di questo sistema, unito ai trattamenti superficiali, consente di ottenere un modello il cui effetto finale è molto simile all’originale. Anche in questo campo di ricerca si è attivata una positiva collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Il progetto di ricerca è stato diretto dal Centro DIAPReM del Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Ferrara, Responsabile della Ricerca: Marcello Balzani. Studi e indagini sulle superfici lapidee, stato conservativo e interventi di restauro: Nicola Santopuoli, Federica Maietti. Opificio delle Pietre Dure di Firenze - Soprintendente: Cristina Acidini Luchinat, Laura Speranza (Direttore Settore Lapidei), Alfredo Aldrovandi (Direttore Laboratorio di Fisica), Simone Porcinai (Direttore del Laboratorio di Chimica), Carlo Biliotti (Capo Tecnico Restauratore). Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (ISTI), CNR, Pisa – Responsabile scientifico: Roberto Scopigno. Provincia di Ferrara: Marco Borella.

Crediti:

Responsabili della ricerca:

Responsabile per la provincia: il Capo Servizio Castello Estense Marco Borella

Responsabile per il DIAPReM: Marcello Balzani
Rilievo con laser scanner 3D Minolta Vivid: Matteo Fabbri, Federico Ferrari, Federico Uccelli
Rilievo con laser scanner 3D HDS: Alessandro Grieco, Nicola Zaltron, Stefano Settimo
Studi e indagini sulle superfici lapidee, stato conservativo e interventi di restauro: Nicola Santopuoli, Federica Maietti
Modellazione finale e semplificazione dei modelli: M. Callieri, A. Fasano, C. Montani, P. Pingi, R. Scopigno – Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (ISTI), CNR, Pisa
Prototipazione solida: Matteo Fabbri, Stefano Settimo
Elaborazione grafica e interfaccia cd rom: Roberto Meschini
Collaborazione al progetto: Fabiana Raco, Carlotta Bellan, Agnese Farinelli, Ana Carolina Bigarella

Opificio delle Pietre Dure di Firenze
Soprintendente: Cristina Acidini
Direttore Settore Lapidei: Laura Speranza
Direttore Laboratorio di Fisica: Alfredo Aldrovandi
Capo Tecnico Restauratore: Carlo Biliotti

Museo dello Stato dell’Ermitage di San Pietroburgo
Direttore: Michail Piotrovskij
Vicedirettore: Serghej Androsov
Restauratori: Svetlana Petrova