Frana a Montesasso, Mercato Saraceno (valle del Savio)

Contesti ambientali

Luogo: Montesasso - Mercato Saraceno

Periodo: 2002

Abstract:

Nel 2002, nonostante le opere di rinforzo effettuate in precedenza, una parte del costone di roccia di Montesasso frana ai piedi del rilievo, travolgendo parte di un allevamento avicolo, senza procurare, fortunatamente, vittime. Il fatto porta l’autorità di bacino ad eseguire un’analisi approfondita del caso, per capire le cause dell’accaduto e indagare sull’inefficacia del precedente intervento. Scopo dell’analisi sarà la valutazione delle masse dei blocchi ancora presenti in parete e l’individuazione dei piani di sfaldamento che interessano questi ultimi.

Le problematiche principali sono la sicurezza (la parete è ancora in fase di frana) e l’acquisizione dei dati geometrici di un oggetto comunque non raggiungibile fisicamente; preoccupazioni brillantemente risolte dal rilievo con laser scanner 3D.
La richiesta è un rilievo con maglia 5x5 cm dell’intero corpo roccioso con raffittimenti 1x1 cm in corrispondenza dei supposti piani di sfaldamento, per valutarne l’entità ed eventualmente l’avanzamento dello scivolamento.
Le scansioni sono state effettuate da due stazioni poste a cinquanta metri dalla frana; ad ogni stazione sono corrisposte quattro rotazioni dello strumento.
La distanza delle due stazioni ha reso necessario per la registrazione delle scansioni l’appoggio topografico.
Logisticamente si è operato con due mezzi di trasporto, un furgone e un autoveicolo, per il trasporto del materiale e del personale. Nel furgone sono stati caricati:
- laser scanner;
- batteria;
- treppiede;
- gruppo elettrogeno;
- teodolite;
- 5 treppiedi per teodolite;
- cavi di prolunga (circa 80 m);
- tanica carburante;
- target autoadesivi;
- attrezzatura fotografica;
- due notebook PC.
- 4 ricetrasmittenti

Per il posizionamento dei target, non essendo possibile applicarli al costone, si è approfittato del corpo di fabbrica dell’allevamento, che si viene a trovate tra lo scanner e la frana.

L’elaborazione tramite il software Rapidform consente un’accurata analisi dei singoli elementi del modello, ad esempio il calcolo dei volumi e delle masse dei corpi facenti parte dell’oggetto; dalla nuvola di punti si passa ad un modello tridimensionale costituito da superfici.

Crediti:

Responsabili della ricerca:

Responsabile scientifico della ricerca: Marcello Balzani (Direttore del Nub Lab del Dipartimento di Architettura);
Responsabili di unità di rilievo 3D: Nicola Zaltron;
Collaborazione al rilievo 3D: Michele Gatta, Marco Berti;
Rilievo topografico: Guido Galvani;
Supporto logistico: Riccardo Ferrari, Mycol Baraldi, Bassi Matia, Bartolini Andrea, Stefano Settimo


Enti coinvolti:

Convenzione tra il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara e l’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli della Regione Emilia-Romagna.
Responsabile per l’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli: Dott. Oscar Zani.